Italian Insurtech Summit
L’Italian Insurtech Association, entità senza scopo di lucro costituita all’inizio del 2020 da soggetti rappresentativi di tutte le componenti della filiera del mercato assicurativo, con il patrocinio dell’Agenzia
per l’Italia Digitale (AgID), ha organizzato oggi l’Italian Insurtech Summit. Da cui arrivano 5 messaggi chiave per far crescere il settore:
1: È necessario spingere gli investimenti per sostenere la digitalizzazione dell’industria assicurativa: serve per rispondere ai nuovi bisogni di protezione d’individui e famiglie e per consentire l’accesso al mercato assicurativo dei segmenti rimasti fin qui estranei all’offerta assicurativa
2: La digitalizzazione impone l’innovazione dei modelli d’offerta e di servizio delle compagnie
3: L’evoluzione digitale dell’industria assicurativa richiede uno sforzo di tutti gli attori della filiera (compagnie, intermediari, fornitori di tecnologia), il sostegno degli investitori istituzionali (anche attraverso strumenti dedicati) e la definizione di un quadro regolamentare adeguato. Autorità di controllo, istituzioni governative
4: Intermediari: l’evoluzione digitale può valorizzare la capacità di agenti e broker di prestare consulenza
5: Gli eco-sistemi dei Paesi più avanti nell’insurtech indicano qual è la strada da seguire
Il 2019 è stato un anno record per l’insurtech con 6,8 miliardi investiti nel mondo attraverso 250 operazioni (+62% rispetto ai 2,6 miliardi rispetto al 2018) ma in Europa sono stati investiti solo 897 milioni. L’Italia, negli ultimi tre anni, ha assorbito meno del 5% del totale investito in Europa: è urgente colmare questo ritardo, che se confermato negli anni futuri, creerà anche nel settore assicurativo un technology gap.
In Italia attualmente sono 326 le start-up Fintech & Insurtech censite, per un volume di finanziamenti complessivo di 654 milioni di euro. In media solo 2,6 milioni per azienda. Le eccezioni più importanti sono rappresentate dai 100 milioni di Prima Assicurazioni e gli oltre 70 di MoneyFarm. I settori in cui operano le start-up Fintech &Insurtech Italiane sono eterogenei: dai servizi bancari (42%) ai servizi tecnologici orientati al mondo finanziario e assicurativo (25%). In modo trasversale, il modello adottato è B2B o B2B2C (94% dei casi).
18 Settembre 2020
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