Ania Trends
Nel mese di aprile la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a 6 mld di euro, in diminuzione di oltre 1,5 mld rispetto ai due mesi precedenti, nonché in calo del 19% rispetto all’analogo mese del 2021, quando il volume di nuovi affari registrava invece un importo più che raddoppiato rispetto ad aprile 2020.
A rivelarlo è l’ultima analisi Ania sulla nuova produzione vita che mette in luce una tendenza che prosegue da inizio anno: nei primi quattro mesi del 2022 i nuovi premi vita emessi sono stati pari a 27,4 mld, confermando una variazione in progressivo peggioramento e pari a -13,3% rispetto allo stesso periodo del 2021, quando si osservava invece un incremento annuo del 28%.
Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle rappresentanze di imprese U.E., pari a un mld, in calo del 24,1% rispetto al corrispondente mese del 2021, i nuovi affari vita complessivi nel mese di aprile sono stati pari a 7 mld (-19,8%) mentre da inizio anno hanno raggiunto 31,9 mld, il 13,9% in meno rispetto all’analogo periodo del 2021.
Il confronto tra le diverse reti
L’analisi Ania sulla nuova produzione vita evidenzia come le reti bancarie, postali e finanziarie – alle quali afferisce l’82% dei nuovi premi emessi – abbiano collocato prodotti quasi esclusivamente a premio unico mentre le reti agenziali raccolgano anche una quota significativa di prodotti a premio periodico.
Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, l’Ape (l’Annual premium equivalent (Ape) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni, ndr) , lo scostamento tra le quote raccolte dalle diverse reti si riduce: quella riconducibile alle reti bancarie, postali e finanziarie passa dall’82% al 77% mentre la quota afferente alla rete agenziale e diretta sale dal 16% al 21%.
Consulenti finanziari: volumi dei premi raccolti in calo per oltre il 27%
Nel mese di aprile il canale consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede ha intermediato un volume di nuovi premi pari a 925 mln di euro, in calo del 27,6% rispetto allo stesso mese del 2021; da inizio anno il new business ha raggiunto un ammontare pari a 4,3 mld di euro, registrando un decremento annuo in ulteriore peggioramento e pari a -20,4%.
I nuovi premi di ramo I, con un volume pari a 363 mln, il 39% del new business del canale, sono risultati in aumento dell’8,6% rispetto allo stesso mese del 2021, mentre da gennaio la nuova produzione è stata pari a 1,6 mld, il 6,5% in più rispetto all’analogo periodo del 2021.
I nuovi premi di polizze di ramo III, esclusivamente di tipo unit-linked, nel mese di aprile hanno registrato un volume di 561 mln (il 61% dell’intera nuova produzione del canale), ancora in significativo calo rispetto alla raccolta emessa nell’analogo mese del 2021 (-40,4%), raggiungendo da inizio anno un volume di nuovi affari pari a 2,6 mld, il 31,2% in meno rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Nei primi quattro mesi dell’anno i consulenti finanziari abilitati non hanno commercializzato polizze di capitalizzazione (ramo V) mentre le nuove polizze di ramo VI hanno raggiunto un importo pari a 6 mln, con un incremento annuo del 7,4%.
Analizzando le diverse tipologie di contratto, si osserva come nel mese di aprile i nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali, quasi esclusivamente prodotti Pip, abbiano registrato un calo rispetto allo stesso mese del 2021, raggiungendo da gennaio un volume di nuovi affari pari a 48 mln (di cui circa il 30% afferente a prodotti multiramo previdenziali), con un incremento annuo del 2,2%.
Negativo, rispetto ad aprile 2021, anche il trend della raccolta premi relativa a forme di puro rischio che, sommata a quella dei tre mesi precedenti, raggiunge da inizio anno un volume pari a 8 mln (-3,4% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente), di cui il 28% viene commercializzato attraverso polizze non abbinate a mutui o credito al consumo.
I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e Pir, nel mese di aprile hanno registrato un calo del 24,3% rispetto allo stesso mese del 2021, contabilizzando da gennaio un volume di nuovi affari pari a 1,6 mld (pressoché equidistribuito tra ramo I e ramo III), il 10% dell’intera nuova produzione di tali polizze e il 37% del new business totale del canale.
I nuovi prodotti Pir nel mese di aprile sono stati commercializzati per un valore pari a 2 mln, ancora in crescita rispetto allo stesso mese del 2021, mentre da inizio anno il volume di new business ha raggiunto 12,6 mln (di cui appena il 2% sottoscritto tramite prodotti multiramo), contro i 3,2 mln dell’analogo periodo dell’anno precedente.
3 Giugno 2022
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