Bce
Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi
"Rivolgo un appello pubblico alla presidente della Bce, Christine Lagarde, e al capo della supervisione bancaria, Andrea Enria, affinché si ponga rimedio a una situazione che potrebbe far implodere il settore bancario". Lo ha affermato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, in un intervento pubblicato sul Sole24Ore. "Occorre ragionare sulle regole relative ai crediti malati, introdotte dalla Banca centrale europea, che corrono il rischio di provocare un effetto valanga, amplificando il già difficile contesto. Il calendar provisioning del Consiglio di Vigilanza della Bce impone che i futuri utp (i vecchi incagli) siano rettificati pesantemente sui bilanci bancari. Per i crediti non garantiti si tratta di svalutare il 100% in tre anni, per quelli garantiti il processo di azzeramento durerà 7 anni. È una regola tutta teorica e ultra-rigorosa - tanto più in questa fase segnata profondamente dal Covid - con un effetto pro-ciclico negativo sui conti delle banche che, peraltro, tenderanno a non fare più credito proprio per la prospettiva di bilanci negativi. Si produrrà, insomma, un effetto pro-recessivo che innescherà una nuova stretta creditizia con nuove, pesanti perdite per le banche" ha aggiunto Sileoni.
28 Settembre 2020
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