banche & conti
L'amministratore delegato di Unicredit, Jean Pierre Mustier
Unicredit mette sul tavolo la possibilità di ben 10 mila esuberi sugli 86 mila, distribuiti tra i 14 paesi Ue, in cui il gruppo è presente, per puntare al taglio del 10% dei costi operativi. Ancora nulla sulla distribuzione di questi pesanti tagli e su quanti riguarderanno l'Italia. Ma nel frattempo i sindacati non perdono tempo.
Il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani, è molto chiaro: “Le indiscrezioni secondo cui UniCredit si appresta a varare il taglio di 10mila posti di lavoro sono estremamente preoccupanti. Se fossero confermate ci riserviamo di intraprendere tutte le azioni necessarie a tutelare i dipendenti della banca e il loro lavoro. “L'eventuale ricorso a misure così drastiche di contenimento", continua, "del costo del lavoro appare ancora più grave nel momento in cui i sindacati sono impegnati con l’Abi nella trattativa per il rinnovo del contratto nazionale". Massimo Masi, segretario della Uilca parla invece dell'avvicinarsi di una "battaglia durissima".
23 Luglio 2019
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