real estate
Silvia Rovere, presidente di Assoimmobliare
"I dati Nomisma evidenziano come l'Italia sia uno dei pochi Paesi Europei a non aver recuperato il livello dei prezzi delle case raggiunto prima della crisi finanziaria del 2008. Esiste infatti una evidente correlazione negativa tra il pesante inasprimento della tassazione immobiliare a partire dal 2012 e il prezzo delle abitazioni". Così la presidentessa di Assoimmobiliare, Silvia Rovere in occasione della sua relazione in occasione dell'Assemblea Annuale dell'associazione a Roma.
"La manovra del governo Monti", continua Rovere, "ha comportato la crescita di oltre il 200% dell'Imu sugli immobili diversi dall'abitazione principale e tale aggravio ha portato il peso della tassazione complessiva sul settore a circa 40 miliardi di euro l'anno".
La conseguenza, scrive Adnkronos, di questa pesantissima tassazione, per la presidentessa, "è stata una ulteriore decrescita dei prezzi delle case - già crollati a seguito della crisi - e di conseguenza un'erosione strutturale dei risparmi delle famiglie, che sono appunto investiti per circa il 60% in immobili. Ed è evidente che la perdita di valore dei risparmi impatta negativamente sulla propensione al consumo e quindi sul Pil del Paese".
leggi anche | Confedilizia: "Italia unico paese in cui i prezzi delle case scendono"
La manovra del 2012, aggiunge, "non aveva soltanto aggravato il peso fiscale, aveva anche modificato le condizioni dei contratti dove la Pa figurava come conduttore: su tali contratti è stato applicato una riduzione del 15% e il blocco dell'indicizzazione".
La modifica unilaterale ex-lege di un contratto di natura privatistica, secondo il parere di autorevoli giuristi, sottolinea Rovere, "aveva profili di dubbia costituzionalità, ma in unmomento di emergenza del Paese si è deciso, per senso di responsabilità, di non farli valere. Tuttavia, la riduzione del 15% dei canoni e il blocco dell'indicizzazione avrebbero dovuto essere misure temporanee, sarebbero dovute durare 2 anni: invece ne stiamo parlando oggi perché tutti i Governi successivi le hanno confermato".
leggi anche | Assoimmobiliare contro la rinegoziazione delle locazioni con le Pa
Il danno di credibilità che queste decisioni, aggiunge Rovere, "causano nei confronti degli investitori domestici e internazionali che avevano acquisito tali immobili, contando sull'affidabilità del conduttore pubblico nell'adempimento degli obblighi contrattuali, è di gran lunga superiore ai risparmi che si sono generati. L'abbiamo pagato e lo continueremo a pagare con uno spread sui titoli di Stato a dieci anni che, pur se lontano dai massimi, continua ad essere superiore a quello della Spagna ed oggi addirittura a quello della Grecia".
leggi anche | Il mattone dal 2007 a oggi, storia di un mercato sempre in espansione
6 Dicembre 2019
Articolo successivo
Economy Group srl - Piazza Borromeo 1 - 20123 Milano
Powered by Miles 33
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su Economy