banche & credito | indagine facile.it
Molti lo avevano intuito, ma ora un’indagine condotta per Facile.it da mUp Researche Norstat certifica un numero: i titolari di conto corrente, che nel corso degli ultimi 12 mesi hanno visto aumentarne i costi, sono circa 11.000.000. Un numero pari al 26,8% dei possessori di un conto bancario.
Se il 17,5% degli intervistati dichiara che vorrebbe risparmiare sul conto corrente,l'indagine certifica anche come chi trasformi il desiderio in realtà e si impegni a cercare una soluzione diversa sia appena l’8%
Il numero, già molto alto di per sé, potrebbe crescere ulteriormente se si considera che, fra chi ha risposto all’indagine, il 16,6%(6.800.000 individui) ha dichiarato di non saperese i costi del proprio conto corrente siano o meno aumentati e, addirittura, quasi il 20% delle famiglieignora del tutto quali siano i costi.
Molti si lamentano, pochi cambiano. Se da un lato l’indagine ha messo in evidenza come il 17,5% degli intervistati dichiari che vorrebbe risparmiare sul conto corrente, dall’altro ha anche certificato come chi trasformi il desiderio in realtà e si impegni a cercare una soluzione diversa sia appena l’8% dei possessori di conto corrente, dato più basso in assoluto fra i settori monitorati dall’indagine (assicurazioni, mutui, telefonia, energia).
Chi ha cambiato conto corrente, sempre secondo quanto rilevato per Facile.it da mUp Research e Norstat, ha preso questa decisione principalmente per ragioni di costo(67%), ma anche perché non soddisfatto del servizioche gli veniva offerto (40%).
I più inclini a cambiare conto corrente sono stati gli uomini (9,5% vs 6,6% delle donne), i giovani con età compresa fra 18 e 24 anni (14,4%) e i residenti nel Sud e nelle Isole (9,3%).
Come si sceglie e…quelli che non hanno un conto. Ma come scegliamo il conto corrente in cui depositare i nostri risparmi? La prossimità, fisica o “familiare”, sembra essere il primo criterio di decisione; quasi un correntista su 3 (32,8%)sceglie di aprire il conto nella filiale più comoda per sé, mentre il 15,2%decide di diventare cliente della banca in cui hanno già il conto i propri genitori. Sempre più importante, però, il ruolo svolto dal webvisto che, in base all’indagine, addirittura il 15%dei rispondenti ha dichiarato che la scelta è stata fatta servendosi di un comparatore onlineo, più in generale, attraverso internet.
Un altro dato emerso dall’analisi è degno di nota. Anche se il possedere un conto sembra essere ormai indispensabile, c’è ancora chi ne fa a meno, e il 4,9% degli intervistati dichiara che nella propria famiglia non è presente un conto corrente.
Spostando l’analisi sui rispondenti emerge che chi vive senza conto è residente principalmente nel Meridione (13%), ha fra i 18 ed i 24 anni(30%) e non è occupato (13,6%). Alta, comunque, anche la percentuale di chi non è titolare di conto corrente, ma ha un’età in cui di solito si percepisce uno stipendio; fra i “senza conto” l’8,2% ha tra i 25 ed i 34 anni.
leggi anche | Unimpresa Lombardia: Abi metta mano ai debiti societari
leggi anche | Unicredit segnalata al Garante per pratiche scorrette verso i richiedenti asilo
4 Marzo 2020
I più letti
Articolo successivo
Economy Group srl - Piazza Borromeo 1 - 20123 Milano
Powered by Miles 33
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su Economy