La Corea del Sud è pronta per la promozione in serie A

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Ancora incluso nei Paesi Emergenti per gli indici Msci, Seul è uno dei mercati con le valutazioni più depresse e, secondo SoldiExpert SCF, ci si potrebbe aspettare un graduale re-rating in anticipazione di una riclassificazione. Intanto la Borsa ha segnato un rendimento del +20-25% da inizio anno, tra i migliori al mondo

La ricerca del valore nel 2020 è diventata una specie di “mission impossible” per i gestori costretti a puntare su temi inesistenti o futuribili. Trascurando magari le opportunità che offre il presente. Una di queste si chiama Corea, sulla quale ha puntato il faro SoldiExpert SFC, che in un report sostiene come potrebbe ottenere la meritata promozione da mercato EM a mercato maturo e come sia opportuno seguire con attenzione l’evoluzione del Paese. “Le azioni della Corea del Sud sono oggi molto poco rappresentate nei portafogli degli investitori mondiali anche perché questo Paese è catalogato come emergente. Ma questa cosa potrebbe cambiare e l’upgrading nell’indice Msci World Developed Country potrebbe significare molti più soldi che potrebbero piovere sulla Borsa di Seul”, spiega Salvatore Gaziano, Responsabile investimenti di SoldiExpert e autore del report.

La definizione dei Paesi Emergenti negli indici borsistici ha un significato importante perché, in base al tipo di classificazione fra Paesi Sviluppati, Paesi Emergenti o Paesi di Frontiera, gli investitori mondiali dirigono in modo consapevole o inconsapevole trilioni di dollari di investimenti. Intanto la Borsa Seul nel 2020 ha messo a segno una delle migliori performance borsistiche mondiali (+23,4%), presenta valutazioni non esagerate dal punto di vista dei fondamentali e ha alle spalle un’economia trainata soprattutto dalla tecnologia e dall’export. Inoltre la Borsa sudcoreana, che trova nel Kospi (circa 900 azioni) il suo indice principale, è molto liquida se si pensa che il volume medio a 30 giorni per i componenti del FTSE Corea totale è stato in questi mesi anche di oltre 5 miliardi di dollari. “Il peso del settore della tecnologia ad alta crescita è forte considerata la presenza di società come Samsung SDI, LG Corp e SK innovation – è scritto nel report – Queste aziende svolgono inoltre un ruolo enorme nella transizione verso l’economia verde globale fornendo tecnologia delle batterie per molti produttori di veicoli elettrici e molti altri prodotti di energia rinnovabile”.

Quanto alla volatilità, è stata leggermente superiore (con un’escursione vicina al 40%) a quella dell’indice azionario mondiale e anche a quello del paniere degli emergenti. Non solo. Nell’ultimo anno il listino azionario sudcoreano ha nettamente sovraperformato l’azionario emergente (+9,5%) e quello mondiale (+5,94%). “La Corea è uno dei Paesi più sviluppati al mondo in termini di industria, tecnologia e infrastrutture. Il ratio tra spesa R&D e PIL è il più alto del mondo, insieme a quello di Israele”, spiegano Massimo Baggiani e Andrea Andreis, gestori di Niche Asset Management. Che concludono: “A ciò si si deve aggiungere che la Corea del Sud è una democrazia solida con un sistema giudiziario indipendente e un livello di scolarizzazione e diffusione del reddito in linea con i più evoluti Paesi al mondo. Infine è uno dei Paesi del G20, spesso invitato al G8, con un Pil che supera quello del Canada”. 

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