Outlook
La sede della Banca Centrale Euroepa a Francoforte
Il ritorno dei dividendi da parte delle banche europee non spaventa gli analisti. Ma la Bce persegue la linea della cautela chiedendo a tutti gli istituti di credito europei di considerare la possibilità di non distribuire dividendi in contanti né riacquistare azioni proprie, oppure di limitare tali distribuzioni fino al 30 settembre 2021. “Tenuto conto della persistente incertezza circa l’impatto economico della pandemia di coronavirus, la Bce si attende che i dividendi e i riacquisti di azioni proprie restino entro il 15% dell’utile cumulato del 2019-2020, oppure non superino 20 punti base in termini di coefficiente di capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1, CET1), applicando il valore che risulta più basso”, è scritto nel comunicato dell’Eurotower. Le banche che intendano conferire dividendi o riacquistare azioni proprie devono quindi essere dotate di redditività e solido profilo patrimoniale. La Bce ha poi precisato che le banche dovranno astenersi dal pagare acconti sul dividendo sugli utili 2021.
Come spiega S&P Global Ratings in un report dedicato, dalla primavera del 2020, quando le autorità di regolamentazione europee hanno raccomandato di sospendere la distribuzione di dividendi, le banche hanno mantenuto coefficienti patrimoniali normativi relativamente solidi e mantenuto l'offerta di credito all'economia reale. "Sebbene la pandemia di COVID-19 continui ad avere un impatto economico significativo e persistano rischi al ribasso, ora c'è maggiore fiducia nella forma della ripresa e delle traiettorie di capitale delle banche", afferma Richard Barnes, analista del credito di S&P Global Ratings. "Inoltre riteniamo che il divieto generale sui dividendi sia apparso sempre più insostenibile in quanto le banche sovraperformanti hanno mantenuto utili sani e aumentato i loro coefficienti patrimoniali oltre i minimi richiesti", aggiunge Barnesa.
L’opinione dello strategist quindi è che le banche che hanno una capitalizzazione superiore ai minimi normativi, utili solidi e che possono dimostrare un'analisi approfondita e prudente delle potenziali aree di stress abbiano buone probabilità di ricevere l'approvazione per le distribuzioni di dividendi proposte. “Questo non sarà vero per tutte le banche, e quindi ci aspettiamo che i dividendi ripartano in modo selettivo e misurato”, dice Barnes. Che conclude: “Sebbene ci possa essere un sentiment negativo del mercato azionario nei confronti delle banche che non riprendono i dividendi, probabilmente vedremo il mantenimento del capitale come un fattore di rating di sostegno per gli istituti la cui redditività potrebbe essere relativamente debole nei prossimi due anni”.
18 Dicembre 2020
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