Mercati
Alessandro Aspesi, Country Head Italia di Columbia Threadneedle Investments
Dopo il maledetto 2020, che ha segnato con uno shock globale la fine del più lungo ciclo economico mai registrato, è seguita la più forte ripresa indotta dalla politica monetaria mai sperimentata. Ma ora i mercati finanziari si stanno concentrando sui rischi che ci attendono. “In particolare, il forte sell-off nei mercati dei tassi nelle ultime settimane sembra riflettere le crescenti preoccupazioni di un errore politico, con i rendimenti obbligazionari reali che salgono in condizioni simili a quelle del taper tantrum del 2013, o anche a quelle di fine 2018, quando la Federal Reserve di Jewrome Powell rifletteva sul fatto che erano molto lontani dalla neutralità", spiega Alessandro Aspesi, Country Head Italia di Columbia Threadneedle Investments.
Secondo Aspesi però la crescita degli utili è sufficientemente forte da garantire buoni rendimenti totali per le azioni anche con un certo derating, e infatti, “il nostro focus nei portafogli multi-asset è stato quello di concentrare le nostre esposizioni al rischio nei mercati azionari con utili in crescita intelligente, come l'Asia emergente e il Giappone, tenuti insieme con azioni statunitensi di qualità superiore e un mix di obbligazioni societarie”. Secondo il responsabile di Gam per l'Italia, il disancoramento dei rendimenti obbligazionari è forse il rischio maggiore che i mercati degli asset devono affrontare nel 2021. “Riteniamo che un fondo multi-asset veramente dinamico e senza vincoli - con la possibilità di essere pesato zero in qualsiasi classe di attività - sarà nella posizione migliore per navigare in questo ambiente”, spiega Aspesi. Investire insomma in fondi attivi, flessibili e diversificati sarebbe ora la scelta migliore.
In ogni caso, secondo Aspesi, i prossimi mesi si prospettano estremamente favorevole per gli attivi rischiosi che beneficiano di una robusta crescita economica abbinata a stimoli monetari e fiscali. “Il decennio successivo alla fine della crisi finanziaria globale – spiega Aspesi - è stato contrassegnato da una fase di rialzo del dollaro e dalla sovraperformance dei mercati sviluppati rispetto agli omologhi emergenti, e delle azioni growth rispetto ai titoli ciclici e finanziari”. “Adesso il quadro macroeconomico sta cambiando, e il biglietto verde è probabilmente destinato a deprezzarsi nel medio termine, con ricadute favorevoli su attivi emergenti, titoli ciclici e azioni value in generale”, aggiunge Aspesi. Che si domanda: "Sarà questo il decennio dell’azionario value?".
8 Marzo 2021
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