Contratti
Paolo Savona, presidente Consob
Altro che dimissioni del presidente Savona: come riporta Repubblica, dopo cinque anni e uno strascico di polemiche intestine e cause di lavoro, i 650 dipendenti della Consob si allineano al contratto in uso presso la Banca d'Italia, con un aumento medio del 9% delle retribuzioni interne, e futuri con carriere più rapide, più ispirate alla managerialità, più legate a compensi variabili basati su obiettivi di efficienza.
Come riporta il quotidiano diretto da Maurizio Molinari, l'oggetto del contendere era un'indennità una tantum retroattiva, per riconoscere i benefici ai dipendenti Consob fin dal 2016, anno in cui il nuovo contratto dei dipendenti di Bankitalia aveva aperto un differenziale retributivo. Ma tale richiesta, appoggiata dai sindacati, era stata rigettata dal governo Conte nel 2020 - cui spetta per legge un parere - dopo che la Ragioneria generale aveva criticato un aggravio di costi del personale stimato fino a 25 milioni annui.
Su queste premesse in febbraio il Collegio interno dei cinque commissari ha deliberato un nuovo testo, più equilibrato e privo dell'una tantum sui mancati adeguamenti passati, che secondo Repubblica ha abbassato l’aggravio annuo a 9 milioni. Ma a inizio marzo il governo, stavolta di Draghi, ha inoltrato alla Consob una richiesta aggiuntiva di informazioni, per capire la sostenibilità dei nuovi costi interni su base decennale.
L’aumento sarebbe pari a 1.150 euro al mese medi lordi, per una busta paga annuale media di 167.692 euro lordi (cioè 13.947 ogni mese). Consob si alimenta con i contributi, tutti privati, delle società su cui vigila, tra cui le 377 quotate a Piazza Affari.
19 Marzo 2021
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