Mercati
Gilles Guibout, gestore del fondo PIR, AXA WF Framlington Italy
Domenica a Wembley l’Italia si giocherà il titolo di campione d’Europa. Ma il goal decisivo il governo Draghi lo ha già segnato in campo economico con la Commissione europea che ha appena rivisto al rialzo la previsione di ripresa di quest'anno, portandola al +5% del Pil (rispetto al +4,7% stimato a maggio) dopo il crollo dell'8,9% del 2020. Prometeia ha alzato le stime addirittura al 5,3 per cento. E Confindustria ha sottolineato che è in atto una ripartenza rapida del Pil e che l’export ha già raggiunto livelli pre-crisi. «Ritengo che questo sia il momento giusto per avere fiducia e investire nel vostro Paese», ha detto in un’intervista dei giorni scorsi Jamie Dimon, chairman e ceo di JP Morgan, in occasione dell'inaugurazione della nuova sede di Milano.
Se è eccessivo parlare di un Nuovo Rinascimento, è certo che l’Italia, sorretta da un Piano di rilancio europeo che darà un impulso pari al 12% del Pil, è tornata dopo molto tempo a essere attraente per gli investitori. “L’Italia è considerata un beta play sul mercato europeo, cioè un amplificatore dei movimenti del mercato europeo, sia al rialzo che al ribasso: il suo beta di mercato si attesta infatti tra l’1,07 e l’1,10 rispetto all’Eurostoxx”, spiega Gilles Guibout, gestore del fondo PIR, AXA WF Framlington Italy di AXA Investment Managers. Che aggiunge: “Guardando le valutazioni, vediamo inoltre che l'Italia è più economica dell'Europa, ma con una crescita maggiore: il rapporto PE stimato per l'Europa e l'Eurozona nel 2022 è a 16 mentre l'Italia è a 12, con una crescita del 10% nel 2022 per l'Europa, del 13,9% per l'Eurozona e quasi del 17% per l'Italia”.
Ma quali sono i settori e i temi di investimento su cui puntare per cavalcare l’onda buona dell'Italia? Come spiega Guibout, i temi sono dettati soprattutto dal Recovery Fund e da tutte le aziende che ne beneficeranno. In particolare – spiega lo strategist - fondamentale è la transizione energetica che vede coinvolti i settori delle utility (come Enel, Terna, o Erg e Falck tra le rinnovabili) e società industriali come Prysmian o CNH Industrial. “Un altro tema cruciale sarà quello della digitalizzazione dell’economia e della pubblica amministrazione dove possiamo indentificare anche aziende non strettamente legate al settore tecnologico, sia di grandi dimensioni come STM, Nexi e Fineco Bank, sia aziende più piccole come Datalogic, Cy4Gate, Wiit SpA e Reply”. Inoltre, conclude lo strategist, “anche se non direttamente coinvolte dal piano di rilancio, ne trarranno beneficio aziende italiane con prodotti differenziati che consentono loro di essere globali”. Qualche nome? “Ce ne sono in diversi settori: da quello industriale (per esempio, Interpump e Prysmian), ai consumi (Campari, Ferrari, Ferragamo) fino all’healthcare con Amplifon e Diasorin”, conclude Guibout.
8 Luglio 2021
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